Tumore dell’esofago

Nell’ultimo decennio, sono stati fatti progressi enormi nel trattamento del tumore dell’esofago. Humanitas offre un programma multidisciplinare di trattamento estremamente completo che sfrutta al massimo le terapie più recenti. Il paziente e i suoi familiari sono attivamente coinvolti in tutte le decisioni terapeutiche e collaborano con un’equipe integrata di specialisti esperti in ogni aspetto della cura del tumore.

Terapie endoscopiche

Presso Humanitas il tumore dell’esofago in uno stadio iniziale è spesso trattato con le terapie endoscopiche che permettono di conservare l’integrità anatomica dell’esofago, comportano un trauma minimo e presentano un rischio basso di complicanze. Gli specialisti di Humanitas offrono trattamenti endoscopici avanzati e li personalizzano con estrema precisione allo scopo di soddisfare i bisogni di ogni singolo paziente. Humanitas è stato uno dei primi centri in Europa d utilizzare la resezione endoscopica della mucosa per diagnosticare e trattare sia il tumore primitivo dell’esofago sia l’esofago di Barrett. La mucosectomia endoscopica permette di asportare integralmente il tratto di mucosa e sottomucosa esofagea interessato dalle lesioni più superficiali.

A fronte di un alto numero di casi trattati Humanitas vanta tassi bassi di complicanze correlate alla mucosectomia endoscopica, in linea con le migliori casistiche mondiali. Alla mucosectomia endoscopica viene normalmente associata l’ablazione con radiofrequenza per il trattamento del circostante esofago di Barret in fase preneoplastica: è una procedura ambulatoriale, ed il paziente può solitamente tornare all’attività normale il giorno successivo, anche se potrebbe avere dolore toracico e difficoltà di deglutizione per una settimana circa. L’endoscopia svolge anche un ruolo importante anche nel ripristinare temporaneamente la canalizzazione dell’esofago e consentire ai pazienti di alimentarsi mediante posizionamento di endoprotesi: si tratta di procedure impiegate in casi selezionati.

Chirurgia

La chirurgia di asportazione dell’esofago (esofagectomia) è il cardine fondamentale della terapia del cancro dell’esofago: a volte è la sola terapia eseguita ma più spesso è associata a chemio e radioterapia a seconda dello stadio clinico della malattia, come parte di un trattamento integrato. Nel corso di questo intervento, il chirurgo asporta generalmente tutto o parte dell’esofago e la porzione superiore dello stomaco in blocco con le linfoghiandole circostanti, ricostituendo poi la continuità dell’apparato digerente mediante l’interposizione di un viscere, generalmente la porzione restante di stomaco o un tratto di intestino. Questo intervento coinvolge sempre almeno due (talvolta tre) distretti corporei – collo, torace e addome – ed è per questo complesso e delicato; in Humanitas viene eseguito sia con tecniche tradizionali a cielo aperto sia con tecniche mini-invasive (laparoscopia, toracoscopia). L’approccio mini-invasivo è meno traumatico per l’organismo in quanto le manovre chirurgiche vengono condotte attraverso delle piccolissime incisioni in cui sono posizionate cannule che permettono il passaggio di strumenti molto sottili manovrati dall’esterno. Solitamente l’esofagectomia mini-invasiva necessita di una degenza ospedaliera più breve, comporta meno dolore postoperatorio ed è seguita da una ripresa più rapida del paziente. L’esofagectomia mini-invasiva ha risultati clinici ed oncologici eccellenti se effettuata da chirurghi esperti.

Chemio-radioterapia

A seconda dell’estensione del tumore, definita come stadio clinico preoperatorio o stadiazione patologica e quindi postoperatoria, i medici di Humanitas possono raccomandare la radioterapia in combinazione con la chemioterapia (chemio-radioterapia). Queste terapie possono quindi essere eseguite prima (neo-adiuvanti) o dopo (adiuvanti) l’intervento chirurgico, con l’intento di migliorare i risultati ottenibili con la sola chirurgia.

Nelle fasi più avanzate della malattia, non suscettibili di intervento chirurgico, la chemioterapia e la radioterapia possono essere impiegate da sole o in associazione come trattamento definitivo per il paziente. In Humanitas sono attivi i protocolli di trattamento più comunemente utilizzati nei centri di riferimento mondiali.