Agar

Che cos’è l’agar?

L’agar è un polisaccaride, costituito quindi da una successione di carboidrati semplici, che, una volta estratto dalle pareti cellulari di diversi tipi di alghe rosse, può essere utilizzato con diversi scopi. L’agar è utile:

  • per preparare o solidificare terreni di coltura che agiscano da substrati per la crescita e la proliferazione di alcuni tipi di microrganismi
  • in cucina, come addensante e gelificante

A cosa serve l’agar?

L’agar è un carboidrato del quale si riconoscono diversi usi e proprietà.

Alcune modalità di utilizzo dell’agar sono riportate di seguito.

  • L’agar è una sostanza idrofila che, proprio per la sua capacità di richiamare acqua, giunto nell’apparato digerente, forma una massa che favorisce l’evacuazione intestinale. Stimola inoltre i movimenti di peristalsi intestinale e, pertanto, viene utilmente impiegato come lassativo in caso di costipazione, anche in pediatria.
  • Poichè ha spiccate proprietà idrofile e crea una massa gelatinosa che aumenta il volume degli alimenti nello stomaco, l’agar permette di raggiungere più velocemente il senso di sazietà, o “stomaco pieno”, riducendo così l’assunzione di grandi quantità di cibo, causati dai cosiddetti “attacchi di fame”. I prodotti a base di agar possono essere consigliati, pertanto, per perdere peso.
  • L’agar viene utilizzato anche per il trattamento di alcune patologie come il diabete, poichè rallenta l’assorbimento di glucosio a livello intestinale. In tal caso l’assunzione di agar potrebbe comportare perdita di peso e riduzione dell’indice di massa corporea.
  • L’agar viene impiegato talvolta nel trattamento dell’ittero neonatale.

Le prove a favore di questi utilizzi dell’agar sono promettenti. E’ bene ricordare tuttavia che, al momento, non ci sono ancora dimostrazioni sufficienti a prova della sua efficacia.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

L’utilizzo dell’agar può dare origine ad alcuni effetti collaterali non trascurabili.

  • Innanzitutto, l’agar è considerato sicuro per la maggior parte degli adulti quando viene assunto con almeno 240 ml di acqua (corrispondenti all’incirca ad un bicchiere), mentre, in caso contrario, potrebbe bloccare l’esofago o altri tratti del tubo digerente.
  • A causa delle sue proprietà idrofile e poichè crea una massa che si stabilizza nell’intestino e aumenta la peristalsi e lo svuotamento intestinale, l’assunzione di prodotti a base di agar potrebbe ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci assunti per via orale, rendendoli talvolta addirittura inefficaci. Si consiglia, pertanto, di assumere l’agar almeno un’ora prima di eventuali farmaci.
  • L’assunzione di agar potrebbe aumentare i livelli di colesterolo, sebbene non ci siano evidenze certe riguardanti tale rischio.
  • Si sospetta che l’agar possa aumentare il rischio di tumori del colon. Anche in questo caso è opportuno ricordare che si tratta di un’ipotesi non ancora confermata da opportune evidenze scientifiche.
  • L’assunzione di prodotti a base di agar può essere controindicata in caso di: blocchi intestinali (soprattutto se non è abbinata a un’assunzione adeguata di fluidi) e di problemi di deglutizione (a causa del rischio di soffocamento in assenza di un’assunzione adeguata di fluidi). Tali rischi sono ancora una volta ricollegabili alla capcità dell’agar di formare una massa gelatinosa di volume considerevole.
  • L’ingestione di agar potrebbe scatenare l’insorgenza di sintomi quali: dolori al petto, vomito, difficoltà di deglutizione, difficoltà respiratory.

E’ importante consultare il medico nel caso si verifichi la comparsa di uno o alcuni di questi sintomi.

 

Disclaimer

Prima dell’assunzione di agar, è consigliabile sempre chiedere consiglio al proprio medico che potrà valutare, per ciascun paziente, il rapporto tra rischi e benefici associati all’utilizzo di tale sostanza.

Le informazioni sopra riportate rappresentano dunque indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico.

Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.