Carnitina

Che cos’è la carnitina?

La carnitina animali (dal latino “caro, carnis”, ovvero “carne”) è una sostanza che si trova naturalmente nei tessuti. Le funzioni che svolge all’interno del nostro organismo sono numerose: la più conosciuta è quella di trasportare gli acidi grassi all’interno dei mitocondri – che sono le centrali energetiche delle cellule – dove vengono quindi convertiti in energia; a livello della membrana mitocondriale interna è difatti presente un sistema atto a veicolare sia la carnitina che alcuni suoi derivati. È un fattore di crescita del verme della farina Tenebrio molitor.

 

A cosa serve la carnitina?

Essa rientra nell’elenco stilato dal Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”. Secondo le indicazioni del Ministero della Salute, la massima dose giornaliera consentita è di 1000 mg.

Le proprietà della carnitina per le quali essa viene utilizzata come integratore, soprattutto in ambito sportivo (per incrementare le performance fisiche) e alimentare (come aiuto per calare di peso) sono numerose. In ambito dietetico/alimentare essa svolgerebbe un ruolo determinante nel metabolismo dei lipidi, facilitando la trasformazione dei grassi in energia e faciliterebbe la combustione del grasso durante l’esercizio. In ambito più propriamente sportivo, la carnitina avrebbe la capacità di facilitare il recupero a livello muscolare dopo la performance atletica e di agevolare la riparazione del tessuto muscolare in caso di danni; contribuirebbe altresì a ritardare l’insorgenza della fatica, a mantenere elevati livelli di energia per prolungati periodi durante sforzi fisici e, inoltre, aumenterebbe la resistenza. Nei soggetti anziani, infine, tale sostanza aiuterebbe a mantenere i livelli di colesterolo e di lipidi nel sangue sotto controllo.

Non risultano esservi claim approvati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specificatamente rivolti a prodotti a base di questa sostanza. Le proposte delle indicazioni secondo cui la carnitina sortirebbe i benefici sopra riportati sono state sinora rifiutate per l’assenza di prove scientifiche sufficienti a giustificarle o perché gli effetti benefici non sono risultati sufficienti a soddisfare i richiesti criteri.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

In caso di iperdosaggio, gli effetti avversi cui si va più spesso incontro sono: diarrea, crampi addominali, nausea e vomito. È opportuno non consumare questa sostanza in caso di sospetta o accertata ipersensibilità al principio attivo.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate sono solamente delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico-specialistico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile affidarsi al parere del proprio curante o di un esperto di nutrizione.