Marrubio nero

Che cos’è il marrubio nero?

Noto anche come “ballota” o marrubio fetido, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae che viene utilizzata per ottenere prodotti a uso medicale.

 

A cosa serve il marrubio nero?

Gli vengono attribuite proprietà antinausea, antiemetiche e spasmolitiche. Perciò il suo utilizzo viene consigliato per trattare spasmi, nausea e vomito, tosse e pertosse. Viene altresì consigliato per alleviare i sintomi di alcuni disturbi che attengono al sistema nervoso (soprattutto i problemi del sonno di lieve entità) e per aumentare il flusso della bile.

Alcuni prodotti a base di marrubio nero vengono applicati anche sulla cute per ottenere un lieve effetto astringente e nel trattamento della gotta. Infine, sotto forma di clistere, tale pianta viene utilizzata per la cura dei vermi intestinali.

Le prove scientifiche a sostegno di tali utilizzi non sono però sufficienti nè risulta che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia sinora autorizzato claim che li giustifichino.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

L’utilizzo di prodotti a base di questa pianta potrebbe anche influenzare il funzionamento del cervello. Nello specifico, al suo interno sarebbero presenti delle sostanze in grado di agire in modo simile ad alcuni medicinali utilizzati per il trattamento del Parkinson (in particolare, gli agonisti dopaminergici). Non è quindi da escludere che il contemporaneo impiego di farmaci per il trattamento del Parkinson e di marrubio nero possa aumentare l’azione e gli effetti collaterali degli stessi medicinali. Inoltre l’effetto della “ballota” sul cervello potrebbe renderla controindicato in presenza di schizofrenia o psicosi.

La sua assunzione per via orale è di solito considerata sicura, mentre persistono dubbi nel caso in cui venga applicato sulla pelle o utilizzato come clistere. Inoltre non ne sono ancora noti gli effetti collaterali, ma si ritiene plausibile considerarla sconsigliata in gravidanza; potrebbe, difatti, influenzare il ciclo mestruale, mettendo così in pericolo la gestazione. Infine – attesa l’assenza di informazioni sulla sua sicurezza nei bambini – è preferibile evitarne l’assunzione durante la fase di allattamento.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate in questo articolo rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.