Ipercapnia

L’ipercapnia è una condizione caratterizzata dall’eccessivo accumulo di anidride carbonica nel sangue. La causa è da ricercare in anomalie a carico del funzionamento polmonare o cardiaco.

L’aumento della pressione parziale dell’anidride carbonica nel sangue, in genere, indica insufficienza respiratoria causata da inadeguata ventilazione alveolare e in questo caso è legata a ipossia.

In caso di ipercapnia i sintomi correlati che possono presentarsi in base alla gravità della situazione sono diversi: aumento del battito cardiaco o extrasistoli, dispnea, arrossamento della pelle, spasmi muscolari, aumento della pressione del sangue, emicrania, stato confusionale, letargia, iperventilazione, disorientamento e perdita di coscienza. I casi più gravi possono essere letali.

Più nel dettaglio, se la pressione dell’anidride carbonica supera i 60-75 mmHg si verifica dispnea e irregolarità del battito cardiaco, mentre se raggiunge i 70-80 mmHg si incorre in letargia e semicoma, a 100-150 mmHg le conseguenze sono coma e morte.

 

Quali patologie possono essere associate all’ipercapnia?

Le malattie che possono essere associate all’ipercapnia sono:

Apnee notturne

Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)

Disturbi cardiaci

È bene tener presente che non si tratta di un elenco esaustivo e si consiglia sempre di consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

 

Quali sono i rimedi contro l’ipercapnia?

Per definire una terapia mirata per risolvere l’ipercapnia è necessario definire con precisione la causa all’origine del disturbo e agire su di essa. Poiché l’evolversi di questa condizione patologica può avere complicazioni anche gravi, in caso di manifestazione di ipercapnia si consiglia di rivolgersi al proprio medico per una visita, evitando i rimedi “fai da te”.

 

In caso di ipercapnia, quando è necessario rivolgersi al proprio medico?

In caso di ipercapnia si consiglia di rivolgersi sempre immediatamente al proprio medico o al Pronto Soccorso.