“Mangia sano, vivi meglio”: non è un semplice slogan, ma l’espressione della necessità, sempre più percepita, di tutelare la salute e di conseguenza la qualità della nostra vita. Se da una parte, stando ai dati pubblicati dall’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRT), si stima che in Italia vi siano, nel corso dell’anno, 366 mila nuove diagnosi di tumore, dall’altra si sta acquisendo la consapevolezza che la corretta alimentazione ricopra un ruolo strategico nella prevenzione di molte patologie.

L’importanza della cultura del cibo

E’ possibile dunque creare una nuova “cultura del cibo” sviluppando abitudini nutrizionali più sicure e consapevoli che aiutino a contrastare l’insorgenza di neoplasie? “Si può – afferma la dott.ssa Annunziata Sciacca, Direttore Sanitario di Humanitas Centro Catanese di Oncologia – attraverso una corretta educazione sanitaria che sin dalla prima infanzia abitui ad uno stile di vita sano ed equilibrato, come ad esempio l’adozione del modello nutrizionale conosciuto come “dieta mediterranea”, inclusa dall’Unesco nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Fondamentale il supporto della famiglia innanzitutto e delle istituzioni scolastiche, fortemente unite all’insegna dell’obiettivo salute”.

Il rapporto tra alimentazione e tumori

Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha revisionato tutti gli studi scientifici incentrati sul rapporto tra alimentazione e tumori, definendone le linee guida: “E’stata confermata – dichiara il dott. Salvatore Gulizia, biologo e componente Nucleo Qualità di Humanitas Centro Catanese di Oncologia – l’importanza dei cibi di provenienza vegetale, frutta e verdura, tra cui anche cereali integrali e legumi; fondamentale la riduzione di proteine animali e di prodotti caseari. Tra gli alcolici è ammesso solo il vino, preferibilmente il rosso e nella quantità massima di due bicchieri al giorno”.

Il peso, un fattore di rischio

La World Cancer Research Fund International nell’ambito del “Continuous Update Project (CUP)” ha recentemente reso noto che vi è una relazione direttamente proporzionale tra peso corporeo e tumori, quindi essere in sovrappeso o essere obeso incide sul rischio di ammalarsi; e una inversamente proporzionale tra attività fisica e cancro alla mammella, al colon retto e all’endometrio. In base ad un recente studio pubblicato sulla rivista britannica The Lancet Oncology, l’eccesso di peso corporeo è responsabile, nel mondo, di circa 481 mila nuove diagnosi di tumore ogni anno e in particolar modo per le donne, di tumori al seno e all’endometrio: “L’eccesso di cibo – spiega la dott.ssa Elena Petrolito, Vicedirettore sanitario di Humanitas Centro Catanese di Oncologia – determina più elevati livelli di glicemia nel sangue con conseguente aumento dell’insulina e del fattore di crescita IGF-1, che favoriscono lo sviluppo delle cellule tumorali. Un’alimentazione sana deve tenere sotto controllo il livello di questi fattori riducendo l’assunzione di cibi ad alto indice glicemico, quali preparati con farine raffinate (tipo 0 e 00), dolci da forno, patate, zucchero e privilegiare i cibi della dieta mediterranea”.

Frutta e verdura contro il tumore alla prostata

Nei paesi industrializzati tra le neoplasie più diffuse nella popolazione maschile, si riconosce il tumore alla prostata, patologia spesso asintomatica, ragion per cui i programmi di screening risultano fondamentali per formulare una corretta diagnosi precoce. L’alimentazione ha comunque una grande importanza: il consumo di cibi, in particolare ricchi di licopene (una sostanza naturale dalle spiccate proprietà antiossidanti) si associa alla riduzione di questa forma tumorale. Tra gli ortaggi, il pomodoro: più il suo colore si avvicina al rosso, tanto maggiore sarà la concentrazione di licopene. Una su tutte, la varietà siciliana del ‘siccagno di Corleone’.

Cereali e legumi per prevenire il tumore al colon

Infine, guardando all’intera popolazione, il tumore più frequente è quello che colpisce il colon retto (dati AIRT) per la cui prevenzione alimentare un contributo fondamentale è fornito dai cereali integrali che, associati ai legumi, limitano l’apporto di grassi saturi e trasferiscono sazietà. La presenza di fibre facilita il transito intestinale, riduce l’assorbimento di grassi, colesterolo e sostanze cancerogene. In presenza, invece, di casi di familiarità, alla prevenzione alimentare si associa quella di tipo diagnostico attraverso l’esame di colonscopia.

La cura della salute, che include la cura dell’alimentazione, rappresenta un metodo per vivere di più e meglio. Ecco perché è necessario diventi un’abitudine attraverso cui centrare due obiettivi congiunti: prevenzione e diagnosi precoce. Una vera e propria indagine clinica, infatti, effettuata anche in assenza di sintomi particolari può rappresentare un valido aiuto per individuare cause e fattori della patologia.

Quali sono gli alimenti che aiutano il nostro organismo?

  • Frutta e verdura: contengono principi attivi antitumorali
  • Cereali integrali e legumi: limitano l’apporto di grassi saturi e trasferiscono sazietà, favorendo la riduzione dell’apporto calorico totale
  • Fibre: facilitano il transito intestinale, riducono l’assorbimento di grassi, colesterolo e sostanze cancerogene
  • Pomodori: contengono licopene, antiossidante capace di proteggere dai danni cellulari e genetici

Quali sono gli alimenti a rischio? 

  • Proteine animali e dei prodotti caseari: causano aumento di peso
  • Cibi ad alto indice glicemico (dolci, patate, zucchero): l’aumento del tasso glicemico determina un aumento dell’insulina e del fattore di crescita IGF-1, che favoriscono lo sviluppo delle cellule tumorali
  • Grassi saturi: stimolano l’aumento di colesterolo, i livelli di insulina nel sangue e l’infiammazione del tratto intestinale